mercoledì 25 gennaio 2012

La scomparsa dei libri?

Come nell'articolo precedente, difficile fare previsioni, può succedere tutto e il contrario di tutto: dalla situazione pressoché invariata alla scomparsa della letteratura.


OOOhhh, puoi capire!


Dite che sto esagerando? Vediamo.

Ipotesi catastrofica: come sta succedendo agli mp3, tutti scaricano ebook gratis, le librerie chiudono, gli scrittori fanno la fame e non scrivono più --> nessuno scrive più libri, la letteratura scompare.

Mi pare già di sentirvi: eh, nonostante gli mp3 piratati, i cantanti mica sono scomparsi; già perché i cantanti fanno i concerti e gli spettacoli in tv o nei locali; allo scrittore tutto questo non è concesso, lo scrittore ha solo il libro.

Ipotesi forse ancora peggiore della precedente: senza più il vincolo della casa editrice, pubblica chiunque, qualsiasi sottospecie di imbrattacarte o, ancora peggio (perché, si sa, al peggio non c’è mai fine), nelle vetrine virtuali ci sono quelli che pagano la pubblicazione. Se già adesso ci si lamenta che le case editrici preferiscono la commerciabilità alla qualità, in questo panorama sarebbe il disastro assoluto: pescare un libro buono in una marea di pesce avariato sarebbe un evento straordinario (già adesso l’editing lascia molto a desiderare, anche per i libri pubblicati); anche in questo caso la morte della letteratura sarebbe vicino, non più per la resa dell’autore ma per il suicidio del lettore.

Oppure le case editrici possono continuare ad avere un ruolo di traino anche nel mercato ebook, proponendosi come intermediarie tra gli autori e i lettori, garantendo qualità e occupandosi delle traduzioni; in questo mercato/sistema le uniche a farne le spese sarebbero le librerie. E anche noi lettori: a me piace così tanto andare in libreria, magari con un’amica, sfogliare i libri, curiosare tra le novità o nel reparto fantasy; e invece sarei seduta qui da sola, come adesso, a guardare la vetrina digitale di Ibs o Amazon. WOW! Che bella prospettiva!

Eppure c’è chi, come Gamberetta, si esalta della scomparsa di librerie e case editrici. Non vedo cosa ci sia da esaltarsi. A me pare una tale tristezza, anche perché chi come lei sostiene questa teoria ritiene che appunto i gusti non cambierebbero perché sarebbero sempre le vetrine a vendere, quindi... Dov’è il vantaggio di far sparire le librerie? Visto che non ci sarebbe nessun incremento né dal punto di vista della qualità, né per la visibilità degli autori ignoti.

C’è però un’altra ipotesi. La casa editrice può decidere di non digitalizzare i libri: niente ebook, niente pirateria, non cambia niente rispetto ad adesso. Al massimo si troverebbero in digitale solo i best seller, quindi il libro continuerebbe ad avere un ruolo dominante.

Infine l’ipotesi da perfetta ottimista. Non solo le vendite dei libri non diminuiranno, ma persino aumenteranno. I lettori, avendo la possibilità di trovare libri comodamente da casa e a un prezzo vantaggioso, incrementeranno gli acquisti, di conseguenza anche la loro passione per la lettura e la voglia di libri aumenterà, con conseguente beneficio anche per le vendite cartacee.

Come dicevo nella premessa, tutto e il contrario di tutto. Non si sa cosa ci riserverà il futuro.

Chi vivrà, vedrà...

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